Corman
09/01/2022

Vincent Mazy (Corman General Director)

Intervista a Vincent Mazy (Corman General Director) in seguito all’alluvione di Luglio 2021.

Corman, l’azienda belga punto di riferimento a livello mondiale per la lavorazione della materia grassa, è ripartita con le produzioni di burro. Le gravi alluvioni avvenute nel Nord Europa nel mese di luglio 2021 hanno danneggiato gravemente gli stabilimenti Corman di Goè in Belgio – che sono anche i più grandi siti produttivi al mondo di burro per i canali foodservice, industria e grande distribuzione per oltre 80 paesi – causando una temporanea interruzione delle produzioni. Quella che ha colpito il Nord Europa è stata una vera e propria catastrofe, come raccontano Vincent Mazy – Direttore Generale Corman SA – e alcuni suoi collaboratori. Una storia incredibile quella Corman – che, in poche ore, ha visto distrutto gran parte della storia di questa azienda e, in pochi mesi, è riuscita a ripristinare l’operatività dello stabilimento e a ripartire con le prime produzioni.

Come ha vissuto il giorno successivo e quelli seguenti all’alluvione, che ha colpito il Nord Europa e danneggiato gravemente i principali stabilimenti Corman?

Dopo l’alluvione l’accesso al nostro stabilimento di produzione era impossibile e ci siamo dovuti servire di un drone per fare una prima valutazione dei danni: lo scenario era drammatico! L’acqua aveva portato via tutto, 100 tonnellate di prodotti finiti distrutte dall’acqua, alberi sradicati e moltissimi detriti, lo stock degli imballaggi tutti distrutti…

Come ha gestito la prima fase dopo la catastrofe?

Non si è preparati ad affrontare una catastrofe come quella che ci ha colpiti. Io mi sono dovuto occupare di tante nuove attività. Ho dovuto mettere in piedi una nuova organizzazione. È stato fondamentale gestire nel modo corretto la comunicazione con tutti: con i nostri collaboratori, con il nostro gruppo Savencia, con gli assicuratori e tutte le persone coinvolte. L’aspetto più difficile per tutti noi è stato prendere coscienza del fatto che non eravamo più in grado di fornire i nostri prodotti ai nostri clienti. Una situazione assolutamente inimmaginabile prima di questa catastrofe.

Quando avete preso la decisione di ricostruire?

Il nostro sito produttivo fortunatamente è sempre stato molto performante e redditizio. Il gruppo Savencia ci ha immediatamente garantito il suo sostegno e abbiamo convocato in tempi brevi un’assemblea generale con tutti i nostri collaboratori, promettendo loro: «Ricostruiremo Corman».

A che punto siete, ora, con il «ritorno del burro Corman»?

Per prima cosa, abbiamo ripulito tutto, abbiamo installato un nuovo impianto di riscaldamento e un nuovo armadio ad alta tensione. Abbiamo poi asciugato tutti i locali. Abbiamo fatto ripartire l’impianto di depurazione. Già alla fine del 2021, abbiamo ripristinato la prima linea produttiva in «modalità degradata». Il che significa che, per esempio, per il momento la palettizzazione è ancora fatta a mano. Aspettiamo l’arrivo dei nuovi pallettizzatori automatici per la primavera. Saranno più performanti di prima e più sicuri.